La clinica mobile di MEDU ha iniziato ad operare nei pressi delle mura del cimitero Verano | Medici per i Diritti Umani

La clinica mobile di MEDU ha iniziato ad operare nei pressi delle mura del cimitero Verano

La clinica mobile di Medici per i diritti umani (MEDU) – Roma continua a fornire assistenza socio-sanitaria ai migranti e rifugiati presenti nei pressi della Stazione Tiburtina dove lo sgombero dell’insediamento informale di Piazzale Spadolini avvenuto lo scorso 14 luglio ha reso ancor più critiche le già precarie condizioni di vita della popolazione senza dimora.
Al fine di garantire continuità alle attività di sostegno rivolte alle persone più vulnerabili, costrette in seguito allo sgombero a spostarsi in zone limitrofe,  il team di MEDU ha iniziato ad operare nei pressi delle mura del cimitero Verano dove l’associazione Baobab Experience ed altre realtà solidali distribuiscono ogni sera un pasto caldo. Le persone assistite sono per lo più migranti, in parte con lunghi anni di permanenza in Italia alle spalle, in parte di recente arrivo e in transito verso altri paesi europei, tra cui molti minori non accompagnati che necessitano di assistenza, cure mediche ed orientamento socio-legale, servizi fondamentali per attenuare le ricadute negative che i viaggi estenuanti e la vita in strada inevitabilmente comportano.
Lo sgombero dell’insediamento di Piazzale Spadolini, come ribadito in più occasioni da MEDU, ha avuto come unico effetto quello di costringere le persone a disperdersi in diverse aree del territorio, spesso in luoghi ancor più isolati e in condizioni di crescente marginalità. Ad oggi, la maggior parte delle persone che stanziavano a Piazzale Spadolini, si sono spostate in Via Cupa, a poca distanza dalla stazione, in lo stesso luogo in cui 6 anni fa hanno trovato riparo migliaia di migranti in transito.
Ancora una volta è mancata una proposta alternativa, in termini di accoglienza e supporto all’inclusione sociale, da parte delle istituzioni competenti, in particolare del Comune di Roma. E d’altra parte la Sala Operativa Sociale del Comune di Roma non era neppure presente al momento dello sgombero.
A distanza di tutti questi anni e dopo diverse operazioni di sgombero, le istituzioni ancora non sono state in grado di elaborare una strategia credibile, in grado di fornire sia in caso di emergenze che nel medio e lungo termine delle e risposte dignitose per l’accoglienza dei migranti, al fine di evitare l’insorgere di insediamenti spontanei e il susseguirsi di operazioni di sgombero, con un grande costo umano e sociale
MEDU, a partire dalle attività della clinica mobile, continua a denunciare l’esclusione dei più vulnerabili dai diritti fondamentali, in primo luogo il diritto alla salute, e chiede che le istituzioni, una volta per tutte, diano priorità all’elaborazione di un piano strutturale per garantire un’accoglienza dignitosa alle persone più vulnerabili, tra cui i migranti che vivono stabilmente o per brevi periodi quest’area della città.
Tipo di documento: Comunicati stampa, News,
Progetto: Un camper per i diritti/rm