Sbarco Pozzallo 12 Aprile 2022 | Medici per i Diritti Umani

Sbarco Pozzallo 12 Aprile 2022

Nella notte tra l’11 e il 12 aprile sono sbarcati a Pozzallo 505 migranti, intercettati su un peschereccio a circa 5 miglia dalla costa. Le operazioni di sbarco si sono concluse all’alba. I migranti, 500 bengalesi e 5 egiziani, con presenza di 25 minori non accompagnati, tutti di sesso maschile, sono stati momentaneamente ospitati nella palestra comunale di Pozzallo, dove sono cominciate le operazioni di identificazione e la somministrazione dei test Covid.

Nonostante l’eccezionalità dell’evento, grazie al lavoro svolto da Prefettura, forze dell’ordine, ASP e protezione civile, un’accoglienza è stata assicurata: sono stati forniti materassi, coperte termiche e kit di prima necessità. Uno sbarco autonomo così importante non si vedeva da tempo a Pozzallo. Le autorità stanno lavorando per individuare dei luoghi adeguati in cui trasferire i migranti che devono realizzare la quarantena.

Il team MEDU ha contribuito nel fornire una prima assistenza ai migranti che, ad una prima analisi, risultavano in discreto stato di salute, sebbene particolarmente provati dai giorni in mare e dallo sbarco. Nessun ferito grave, ma sono stati identificati casi di scabbia. L’intervento del team di MEDU si è concentrato principalmente nelle attività di orientamento, informativa di base sui servizi disponibili, ma lavorando contestualmente per cercare di depotenziare l’ansia e lo stress dei migranti, evidentemente spaesati, e tentare una prima costruzione di senso su quello che stava succedendo. In base alle testimonianze raccolte, i migranti risultano essere partiti dalla zona di Tripoli (permanenza di diversi mesi in Libia), il viaggio è durato quattro giorni e tre notti con mare particolarmente mosso. Stanchi e disorientati, ci chiedevano principalmente di poter chiamare le proprie famiglie.

Sono ormai giorni che si susseguono partenze di migranti sia dalla Libia che dalla Tunisia, grazie anche alle migliori condizioni atmosferiche. Sono diverse le imbarcazioni avvistate in mare negli ultimi giorni e Alarm Phone ha calcolato che tra l’8 e l’11 aprile, ci sono stati quattro naufragi. Nonostante l’attenzione sia rivolta alla guerra in Ucraina, non bisogna dimenticare le tragedie che si consumano nel Mediterraneo. MEDU continua la sua necessaria attività di testimonianza e di assistenza e primo supporto psicologico ai migranti che sbarcano sulle nostre coste.

Tipo di documento: Comunicati stampa, News,
Progetto: On-to