Da Firenze a Prato per tutelare il diritto alla salute delle persone più fragili | Medici per i Diritti Umani

Da Firenze a Prato per tutelare il diritto alla salute delle persone più fragili

medu a prato
Una visita sotto un porticato della città di Prato dove ha trovato un ” giaciglio” un ragazzo senza fissa dimora affetto da Herpes Zoster (fuoco di Sant’Antonio).

La clinica mobile di Medu, che da quasi 20 anni opera a Firenze, e una volta a settimana raggiunge anche la città di Prato per fornire prima assistenza medica e orientamento socio-sanitario alle persone più vulnerabili tra cui senza fissa dimora, sex worker e giovani migranti.

Si tratta di un intervento itinerante, che raggiunge in una stessa serata più luoghi grazie alla collaborazione con la rete associativa locale, che ha un’approfondita conoscenza del territorio e dei fenomeni di marginalità che lo attraversano.

I bisogni sono vari e molteplici: persone senza dimora che si rivolgono alla clinica mobile per controlli di routine e patologie croniche; giovani lavoratori migranti che presentano patologie acute; sex workers con le quali portiamo avanti un’attività di prevenzione delle malattie trasmissibili e riduzione del danno.

“Da febbraio ad oggi abbiamo svolto 45 visite. Grazie alla continuità dei nostri interventi stiamo costruendo gradualmente un rapporto di fiducia. La nostra clinica e i volontari con le pettorine rosse iniziano ad essere riconosciuti dalle persone che vivono in strada. Il nostro obiettivo è riuscire a creare un ponte con i servizi socio-sanitari presenti sul territorio” racconta Linda, coordinatrice della clinica mobile.

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Tipo di documento: News,
Progetto: Un camper per i diritti/Fi