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Diario da Pozzallo-15 settembre
Ieri, 15 settembre, sono sbarcati a Pozzallo 51 uomini di nazionalità bengalese dopo essere stati soccorsi dalla guardia costiera su un barcone partito dalla Libia.
Il team di MEDU era presente durante lo sbarco per l’individuazione dei casi più vulnerabili. I migranti erano in buone condizioni di salute, ma stanchi e molto provati dalla traversata. Dopo lo screening a bordo da parte dell’USMAF, si è proceduto allo sbarco e ai test Covid che hanno individuato due positivi. I migranti sono stati poi trasferiti all’hotspot dove sono continuate le operazioni di identificazione da parte delle forze dell’ordine.
Nell’hotspot di Pozzallo si trovano anche 24 dei 26 migranti siriani e afghani arrivati con lo sbarco di lunedì 12 settembre, sul barcone in cui hanno perso la vita per stenti due bimbi di uno e due anni, un adolescente e tre donne. Le persone a bordo sono rimaste in mare alla deriva per circa due settimane nonostante avessero lanciato ripetute richieste di aiuto.
Queste tragedie non avranno fine se si continueranno ad ignorare le richieste di aiuto e se non si garantiranno interventi di ricerca e soccorso in mare.
Dall’inizio dell’anno secondo i dati UNHCR sono più di mille le persone che hanno perso la vita o sono risultate disperse nel tentativo di attraversare il Mediterraneo.
A Pozzallo, così come in altre zone di confine e transito i team di MEDU sono impegnati a fornire supporto medico e psicologico alle persone in fuga da guerre , violenze e povertà. I nostri operatori hanno raccolto negli anni migliaia di testimonianze sugli abusi e le violenze subite da migranti e rifugiati in Libia, lungo le rotte migratorie o nei paesi di origine.
Medici per i Diritti Umani torna a chiedere all’Europa l’attivazione di un’adeguata operazione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo gestita a livello istituzionale che fornisca una risposta tempestiva alle richieste di soccorso. MEDU rinnova l’appello alle istituzioni italiane ed europee per la realizzazione di canali sicuri e legali di accesso per le persone in fuga da guerre e povertà.
Progetto: On-to, sbarchi in sicilia