“Devo aiutare mia madre” | Medici per i Diritti Umani

“Devo aiutare mia madre”

Devo aiutare mia madre che è sola e non ha i soldi per mandare avanti la famiglia. Sono qui da due settimane, vorrei uscire e non perdere tempo. Io vivevo con lei in Gambia vicino al confine con il Senegal dove ci sono sempre scontri tra i ribelli di Casamance e i soldati con la divisa. Ho 16 anni e sono partito 15 mesi fa e ho attraversato il Mali, l’Algeria e la Libia prima di raggiungere l’Italia. Attraversare il deserto del Mali e dell’Algeria è stato terribile. Non avevo l’acqua e trovare il cibo è stato difficile. Ho viaggiato a piedi, nei pick-up e nei furgoni dei trafficanti. Siamo entrati di notte da Deb-Deb per raggiungere Gadames in Libia e i miei piedi sanguinavano per la fatica. Mi fanno ancora male. Ho temuto di morire nel deserto e anche nel mare prima di raggiungere l’Italia: nel gommone entrava acqua, eravamo quaranta persone e il motore non aveva carburante. E’ venuta una grande nave. Allah ha voluto salvarci. Devo uscire da qui, voglio lavorare e aiutare mia madre..

(Testimonianza raccolta da Kebba Sanno e Peppe Cannella del Team MEDU Sicilia presso l’Hotspot di Pozzallo-Sicilia in data 17 Ottobre 2023)

Medici per i Diritti Umani, con un team composto da due psicologi/psicoterapeuta,  due mediatori culturali, un operatore socio-legale e un coordinatore  hanno visitato a settembre gli hotspot di Pozzallo e Cifali. L’intervento  è sostenuto UNHCR Italia – Agenzia ONU per i Rifugiati

Tipo di documento: News