ISCRIVITI - Ti informeremo sulla nostra azione di cura e testimonianza
Physicians for Human Rights Israele: Le nuove restrizioni alla circolazione a Gerusalemme Est
Secondo la Palestine Red Crescent Society di Gerusalemme, si impiegano attualmente dai 30 ai 60 minuti per trasportare i pazienti. Quando un’ambulanza giunge al checkpoint, non è autorizzata a superare altri veicoli prima di aver ricevuto l’autorizzazione dall’ unità di controllo del posto di blocco. Una volta ottenuta l’autorizzazione, le forze di sicurezza ispezionano il veicolo, operazione che porta via altro tempo. Durante le ore di punta, tra le 6 e le 10 del mattino e tra le 14 e le 17, le ambulanze sono bloccate regolarmente per mezz’ora al checkpoint.
Questi blocchi possono portare a tragiche conseguenze, come per il caso di Huda Darwish, di 65 anni, residente ad Issawiya, che è morta per un arresto cardiaco il 19 ottobre scorso. La donna ha cominciato a sentirsi male alle 3 del mattino quando le strade di Issawiya sono solitamente chiuse per la notte dalle forze di sicurezza. La famiglia non ha chiamato l’ambulanza, sapendo che non sarebbe stata autorizzata ad entrare ed hanno trasportato Huda all’unico checkpoint funzionante. E’ stata necessaria circa mezz’ora per arrivare all’ospedale di Hadassah Har Hatzofim, quando solitamente il tragitto dura solo alcuni minuti. Huda Darwish è stata dichiarata morta nonostante i tentativi dei medici di salvarla.
Tali rigide restrizioni alla libertà di circolazione di tutti i palestinesi di Gerusalemme Est costituiscono punizioni collettive proibite dalla legge internazionale. Inoltre, tali barriere violano il diritto alla salute e alla libertà di movimento dei residenti, ed hanno un costo pesante sul lavoro delle equipe mediche.
Physicians for Human Rights-Israel esorta la comunità internazionale ad intervenire presso le autorità preposte, richiedendo che i checkpoints all’interno della città di Gerusalemme vengano rimossi, in particolare quelli situati vicino agli ospedali e nei pressi delle vie di evacuazione, e che le equipe mediche possano svolgere il loro lavoro senza alcun impedimento..
Per maggiori informazioni:
Andrea Barsony, International Advocacy Coordinator Physicians for Human Rights – Israel, 052-3112136, 054-6995199
Ufficio stampa Medici per i Diritti Umani (MEDU) – 3343929765 / 0697844892 – info@mediciperidirittiumani.org
Medici per i Diritti Umani (MEDU) e Physicians for Human Rights – Israele, organizzazioni partner, fanno parte dell’International Federation of Health and Human Rights Organisations (IFHHRO) e collaborano dal 2009 in progetti sanitari nei Territori occupati palestinesi insieme all’organizzazione palestinese Palestinian Medical Relief Society (PMRS).