Sgombero dell’ex-Pergolino a Firenze: non tutelati i minori | Medici per i Diritti Umani

Sgombero dell’ex-Pergolino a Firenze: non tutelati i minori

Dall’agosto 2018 MEDU segue il caso di un minore presente nell’occupazione del Pergolino, sgomberata il 21 febbraio scorso a Firenze.
Contrariamente a quanto dichiarato alla stampa dall’amministrazione comunale, nel corso dello sgombero e nelle successive operazioni di accoglienza non tutte le situazioni di fragilità sono state adeguatamente tutelate, in particolar modo i minori.
Il bambino seguito dal team della cinica mobile di MEDU, molto piccolo, è affetto da una grave patologia malformativa renale, per la quale è seguito presso la Nefrologia dell’Ospedale Pediatrico Meyer. Ha già subito un intervento chirurgico e due lunghi ricoveri ospedalieri, ed il rischio di nuove complicanze, incluse infezioni gravi, è molto concreto.
La struttura di “Villa Pepi” gestita dalla Caritas, in cui sono state sistemate temporaneamente le famiglie sgomberate, non è indicata per la situazione sanitaria del piccolo; durante la visita, gli operatori di MEDU hanno rilevato muffa nelle stanze, bagni condivisi in ogni piano, lavori di ristrutturazione in atto in tutto l’edificio (con calcinacci e materiale edili negli spazi comuni) e in particolare accanto alla stanza del bimbo, con polveri e rumori assordanti. C’è da rilevare poi l’assenza di lavatrici e di una cucina utilizzabile.
Nel prossimo futuro il bambino potrebbe avere necessità di eseguire terapie domiciliari per l’insufficienza renale, il cui espletamento richiede condizioni abitative adeguate.
Inoltre, come parte della terapia salvavita, deve seguire una dieta speciale per pazienti nefropatici, attualmente portata avanti con difficoltà per le possibilità della struttura di accoglienza, in cui non si dispone di una cucina. La mamma e la nonna si sono subito procurate una piastra elettrica che tengono nella loro stanza, per terra, in condizioni di emergenza
Le condizioni complessive della struttura rendono peraltro la struttura non indicata per nessuno dei minori presenti, ma nel caso specifico di questo bambino, poter disporre di uno spazio protetto rientra tra le necessarie misure salavavita.
Come già immediatamente segnalato nella giornata del 22 febbraio al Servizio di Marginalità del Comune di Firenze, Medici per i Diritti Umani chiede che il minore assieme alla sua famiglia sia trasferito urgentemente in una struttura idonea alle sue condizioni.

Tipo di documento: Comunicati stampa,
Progetto: Un camper per i diritti/Fi