Quarantena di confine | Medici per i Diritti Umani

Quarantena di confine

“Mi chiamo H.M., ho 17 anni e vengo dall’Eritrea. Prima di arrivare in Italia ho trascorso 3 anni nelle prigioni in Libia. Avevo già provato una volta ad attraversare il mare ma la nostra barca era stata intercettata ed eravamo stati tutti riportati in carcere. Ho subito molte torture, ho visto morire tanti amici.
Siamo arrivati a Lampedusa a inizio settembre: sono stato poi trasferito sulla Nave Adriatico dove ho fatto due tamponi a distanza di 15 giorni. L’8 di ottobre mi hanno fatto scendere insieme ad altri e ci hano portato qui a Pozzallo. Siamo stati messi insieme ad un altro gruppo con persone che ancora non avevano finito la quarantena: ormai è quasi un mese che sono qui.
Da quando sono in Italia ho già fatto 4 quarantene e 5 tamponi, tutti negativi: sto aspettando l’esito del sesto tampone.
Sono stanco, non sto bene, dormo male, piango ogni volta che penso al passato e il non poter uscire da qui mi fa pensare sempre alla Libia.”
Testimonianza raccolta dal Team MEDU presso l’hotspot di Pozzallo nel mese di novembre 2020
Tipo di documento: News,
Progetto: On-to, Psychè