Programma di salute mentale e riabilitazione psicosociale rivolto a rifugiati e richiedenti asilo ad Agadez
Obiettivo principale del progetto è quello di favorire la tutela della salute mentale e il benessere psico-sociale dei richiedenti d’asilo e rifugiati nella regione di Agadez (Niger)
MEDU ha avviato un progetto in Niger, in partenariato con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite (UNHCR), che prevede la realizzazione di un programma di salute mentale rivolto a migranti che risiedono nelle strutture di accoglienza di Agadez.
L’obiettivo specifico del progetto è garantire l’assistenza sanitaria dei sopravvissuti a violenza intenzionale, tortura e violenza sessuale e di genere (SGBV- Sexual and Gender-Based Violence) nella regione di Agadez e la formazione continua degli attori locali che lavorano nel settore della salute mentale.
Attività
Il team medico-psicologico di MEDU realizzerà le seguenti attività:
- individuazione precoce dei sopravvissuti alla violenza intenzionale e alla tortura, presa in carico psicologica e medica dei casi identificati con un focus sui casi di SGBV,
- attività psicosociali per la riabilitazione,
- programma di formazione per il rafforzamento delle capacità delle equipe locali e degli operatori dei servizi pubblici nel settore della salute mentale,
- raccolta e diffusione delle testimonianze.
Il Niger, paese considerato tra i più poveri al mondo, è stato per anni terra di transito per le rotte migratorie verso l’Europa. In particolar modo, la regione sahariana di Agadez è stata una tappa obbligatoria per la maggior parte dei migranti provenienti dall’Africa subsahariana che attraversando la Libia hanno cercato di raggiungere l’Italia.
Con i cambiamenti di politica migratoria degli ultimi anni, il Niger si è trasformato sempre di più in una sorta di cul de sac per i migranti. Si assiste in effetti ad un controllo sempre più serrato delle frontiere con la Libia in conseguenza della legge sulla migrazione irregolare del 2015 varata dal governo nigerino che ha avuto come effetto la drastica contrazione dei movimenti verso la Libia stessa. Il Niger è così diventato una sorta di frontiera a Sud dell’Europa, pur essendo ancora teatro di flussi migratori di diverse tipologie. Secondo i dati OIM nel 2016 hanno attraversato la frontiera sia con la Libia che con l’Algeria 333.891 persone; nel 2018 solo 43.380. Attualmente sono presenti in Niger 175mila migranti forzati (UNHCR, febbraio 2019) . Di questa migrazione mista fanno parte oltre 1.600 persone (per la maggior parte sudanesi, di cui oltre 400 minori), fuggite in prevalenza dalla Libia, che si trovano ora in difficili condizioni ad Agadez.
Dalle testimonianze raccolte dall’equipe di MEDU nei campi rifugiati di Agadez, la maggior parte delle persone provenienti dal Sudan sia minori che adulti, ha subito violenze, torture e gravissimi abusi sia nei campi di detenzione in Libia che nel paese di origine.
Progetto in breve
Nome progetto
Programma di salute mentale e riabilitazione psicosociale rivolto a rifugiati e richiedenti asilo ad Agadez
Tipologia intervento
Assistenza medico-psicologica e psico-sociale rivolta a rifugiati; formazione del personale locale che opera nella salute mentale
Destinatari
Richiedenti asilo e rifugiati, vittime di tortura, violenza intenzionale e SGBV, residenti nei campi rifugiati di Agadez.
Area di intervento
Agadez (Niger)
Partner
Periodo
dal 2019 al 2021 (concluso)
Cofinanziato da:
Fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese
UNHCR Niger
Come diventare volontario
A chi scrivere: Teresa Leone, Desk Progetti internazionali mail: internazionale@mediciperidirittiumani.org
Descrizione attività
E’ possibile sottoporre la propria candidatura per diventare volontario in Italia nelle attività di supporto al Desk progetti internazionali per quel che riguarda la gestione ordinaria del progetto. Per il momento non ci sono possibilità di fare un’esperienza di volontariato in loco.
Notizie dal progetto
Voci dal campo – Filippo, neuropsichiatra infantile
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