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Ex Aiazzone: una soluzione dignitosa solo per pochi
All’indomani dell’incendio, le istituzioni hanno infatti individuato dignitose, seppur tardive, soluzioni abitative all’interno del sistema di accoglienza solo per le 18 persone più vulnerabili che alloggiavano presso lo stabile, prevedendo percorsi di inclusione sociale a medio-lungo termine. Con gli altri invece non sono riuscite ad instaurare una mediazione adeguata che portasse a proposte altrettanto dignitose.
Medici per i diritti umani porta da anni assistenza sanitaria e orientamento socio-sanitario alle persone che vivono in insediamenti informali, denunciando le condizioni di grave degrado in cui alcuni gruppi di popolazione, tra cui i migranti e in particolar modo i rifugiati, vivono nelle nostre città. Anche la situazione socio-sanitaria e abitativa dello stabile Ex-Aiazzone era stata più volte resa nota alle istituzioni, insieme a proposte operative per il suo graduale superamento e per garantire alle persone presenti quantomeno l’accesso alle cure. Come in altre occasioni, però, è stata necessaria una tragedia perché venissero adottate misure, seppur minime, di assistenza ed accoglienza.
Medu torna a chiedere alle istituzioni un’assunzione di responsabilità rispetto all’accaduto e un impegno concreto e a breve termine per garantire condizioni di vita dignitose alle persone sopravvissute all’incendio e alle tante altre che vivono le stesse condizioni di disagio e marginalità, affinché non si debba tornare a parlare di morti annunciate.
Più in generale, Medu chiede l’effettiva implementazione di un sistema di accoglienza che sappia sostituire al pretesto dell’emergenza, l’urgenza dell’integrazione sociale e della tutela delle persone più vulnerabili.
Ufficio stampa – 3343929765 / 0697844892 info@mediciperidirittiumani.org
Medici per i Diritti Umani (MEDU), organizzazione umanitaria indipendente, dal 2006 fornisce a Firenze assistenza e orientamento socio-sanitario ai rifugiati in condizioni di precarietà nell’ambito del progetto Un camper per i diritti.
Progetto: Un camper per i diritti/rm