Storia di Liaqat | Medici per i Diritti Umani

Storia di Liaqat

Giorno: 7.9.2011
Operatori: coordinatrice camper, due medici,un mediatore culturale
Diagnosi: Ferite da percosse
All’operatrice/volontaria: Anita

Cara Anita,

Oggi abbiamo incontrato Liaqat. La giornata è stata intensa . Anche oggi c’erano molti ragazzi (forse 100-120), tanti giovanissimi e poi continuano ad arrivare bambini e famiglie. Ricordati, ora ce ne sono due di famiglie, con 4 bambini tra i 2 e i 4 anni, ma vogliono andare via…anche se qui hanno le impronte. Domani proviamo a capire di più…
Io e Salman stiamo scrivendo dal pronto soccorso. Siamo in attesa da più di 4 ore! Il prezzo da pagare per essere un “paziente ignoto” forse? Ma ci siamo fatti sentire, io e Salman. Siamo al San Camillo con Liaqat (sui sarebbe l’”ignoto” di cui sopra). E’arrivato oggi dalla Grecia, Patrasso.
Solita storia: era al porto per salire su un camion e imbarcarsi, ma è stato meno fortunato degli altri. La polizia l’ha visto e quindi massacrato. Non so come, ma è riuscito a riprovare l’impresa e alla fine ce l’ha fatta. E’ successo venerdì,quindi sono già 5 giorni che è ridotto così. Non è andato in ospedale per paura di essere fermato e segnalato ma anche perché non sapeva come trovarlo e come farsi capire. L’hanno visitato sul camper Lia e Michele, ma pareva avesse un polso rotto, e poi cammina male e ha la fronte gonfia e piena di ferite. Per questo siamo qui, ancora in attesa, dopo aver fatto due volte l’accettazione perché per errore….avevano chiuso la sua cartella. Dovrà fare delle lastre e poi una tac. E’ attonito, curioso e spaventato allo stesso tempo. Parla solo dari e per fortuna c’è Salman. Ti aggiornerò domattina sull’esito di questa lunga notte. Ah! Anche lui viene da Ghazni. Cavolo! Ultimamente arrivano tutti da lì! Deve essere un inferno…
In ogni caso, non perdiamolo di vista. E’ proprio smarrito! E poi, sicuramente potrà avere un posto in accoglienza quindi sarà importante visitarlo spesso, passare un po’ di tempo con lui. Del resto sorride sempre, è un piacere…
Dimenticavo ancora: oltre a tutto ciò…ha alle spalle 6 mesi di vita in strada in Grecia, altri 5 prima in Iran dove faceva un lavoro durissimo (spaccapietre, se non ho capito male) e lì si è rotto una gamba. Insomma, ha 18 anni ma l’ultimo lo ha passato viaggiando e vivendo in strada e ora con la speranza di ripartire, forse per la Svezia, ma ha le impronte in Grecia…

Restiamo in attesa