“Stasera a Tiburtina” | Medici per i Diritti Umani

“Stasera a Tiburtina”

Roma, Uscita di Stazione Tiburtina
Scrive, una Volontaria di Medici per i diritti umani /Professione Biologa

Stasera ho incontrato A. Un uomo di più o meno 60 anni con i capelli bianchi. Indossava una giacca rossa, genere gore-tex e scarpe bianche, sembravano nuove. È venuto a parlarmi subito dopo aver preso il sua porzione di pasta offerta dai Giovani Tiburtini. Era buona la pasta e aveva fame, ha preso anche una seconda porzione. Mi raccontava che era venuto in Italia dall’Uruguay con i genitori quando era adolescente, solo che nessuna scuola l’aveva accettato perché non aveva studiato il latino. L’hanno mandato a Messina da amici dei genitori e lì ha fatto corsi intensivi di latino.
Ha fatto il liceo classico, ma si interessava da sempre alla scienza, e ha cominciato a raccontarmi dei progetti scientifici che aveva fatto a scuola in Uruguay, che a lui piacevano tanto. Uno di questi consisteva nel prendere le farfalle era molto curioso mi faceva domande sulla biologia, sapeva che cosa era la tecnica pcr e mi chiedeva che cosa era la telomerasi perché aveva letto che era determinante per la nostra longevità. Poco tempo fa aveva letto che un uomo di 100 anni aveva completato una maratona. Mi chiedeva se potevo portargli l’articolo ( qui l’articolo)

Dopo il liceo ha fatto ingegneria, come il padre che era ingegnere elettronico e tutto sembrava normale, si è sposato e lavorava come ingegnere nel settore edile, con una passione per i terremoti, mi spiegava l’importanza della superficie e la struttura del edificio e che c’erano due tipi di onde, una più pericolosa dell’altra. Era stato a un convegno sui terremoti a Istanbul, al convegno tutto era in inglese, ma lui capiva perché aveva imparato la lingua da solo.
Il crollo sembra che sia dovuto al divorzio. Mi sa che è stato brutto perché si sono disputati in tribunale e la ragione della moglie di voler il divorzio era perché A. non diceva mai che era bella, ma secondo lui si sono sposati per altri motivi, non per la bellezza.
A. ha lasciato la casa, come si fa in questi casi, perché la moglie aveva la custodia dei figli. Continuava a pagare le bollette per la casa, dormiva sugli autobus notturni e si faceva la doccia e la barba al lavoro come se niente fosse e stava al lavoro fine a tardi. Ora sono 10 anni che non lavora, qualche volta dorme dalla sorella più grande, quella cattiva che aveva ereditato la casa dei genitori, non dorme nella casa, ma nell’atrio. Comunque è molte curato e ha denti bianchissimi.
Mi diceva anche che qualche volta lavorava aiutando un dentista a prendere i dati.
Mi diceva che fa le sedute in chaise longue da una associazione religiosa e che la psicanalista aveva detto che non era colpa sua che la figlia più grande aveva sviluppato l’anoressia, una cosa che l’aveva sollevato tanto. Quando lui l’aveva vista sembrava una uscita da un campo di concentramento. Era riuscito a convincerla a farsi curare in ospedale. Ora sembra che va meglio e ha ricominciato a mangiare normalmente. A. l’ha aiutata molto con la tesi di laurea in antropologia. La figlia più piccola studia medicina. Era stata per molto tempo arrabbiata con A. perché è andato via da casa.
Durante la nostra chiacchierata mi ha cantato un tango uruguaiano e mi ha detto che a lui piaceva tanto la musica, specialmente Radiohead e una canzone di Peter Gabriel che si chiama « in your eyes » e mi ha chiesto se potevo portargli il testo la prossima volta.
Alla fine mi ha fatto vedere che cosa aveva nella busta che teneva stretta nella mano tutta la serata… un microscopio! Quando era giovane in Uruguay il fratello di un amico studiava medicina e per questa ragione aveva un microscopio. Lui e l’amico avevano provato in quel periodo ad utilizzare il microscopio, ma non erano capaci di vedere niente. Adesso era curioso di vedere se questa volta riusciva!