SGOMBERO VIA FANFANI | Medici per i Diritti Umani

SGOMBERO VIA FANFANI

Il 30 maggio scorso la Questura di Firenze ha disposto lo sgombero dello stabile occupato situato in Via Fanfani a Firenze, in assenza dei servizi sociali del Comune.

Le 25 persone che occupavano l’edificio in condizioni di estrema precarietà dalla primavera del 2016 -senza acqua né luce o servizi di alcun genere – sono state costrette a lasciare la struttura senza che venisse proposta loro alcuna soluzione alternativa: impossibilitati a trovare autonomamente un alloggio e a portare via i loro effetti personali, alcuni hanno deciso di dormire all’aperto davanti al cancello d’ingresso, ormai chiuso con catena e lucchetto. Lo sgombero, con l’estate alle porte, non fa che aumentare la vulnerabilità di queste persone, già marginalizzate da una vita precaria.

Il team della clinica mobile del progetto “Un camper per i diritti” di Medici per i Diritti Umani, che visitava regolarmente lo stabile fornendo prima assistenza sanitaria e orientamento ai servizi, aveva già segnalato in precedenza alle istituzioni la condizione di seria vulnerabilità degli occupanti, tutti cittadini europei in prevalenza di nazionalità rumena, di età avanzata e in condizioni di indigenza, in molti casi con necessità di cure per patologie importanti.

I volontari e le volontarie di MEDU presenti al momento dello sgombero hanno nuovamente segnalato ai servizi i casi di maggior vulnerabilità socio-sanitaria: fra questi, una donna incinta al settimo mese di gravidanza; un uomo dimesso dall’ospedale proprio la mattina dello sgombero, a seguito di un incidente stradale; un uomo affetto da tumore ai polmoni, operato due giorni fa e di cui prossimamente verrà disposta la dimissione. Solo grazie al lavoro di rete, è stato possibile contattare i Servizi Sociali preposti e trovare un alloggio provvisorio a due tra le persone più fragili.

MEDU torna a chiedere la tutela della salute delle persone più vulnerabili. In particolare, lo sgombero di uno stabile, dovrebbe sempre prevedere alternative abitative dignitose, in assenza delle quali l'unico effetto è quello di aggravare le condizioni di marginalità ed esclusione delle popolazioni interessate. A tal fine, l’Associazione ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni territoriali competenti, per l’individuazione di soluzioni concrete e durature per una presa in carico integrata ed effettiva delle persone in condizione di disagio socio-sanitario.






Tipo di documento: Comunicati stampa,
Progetto: Un camper per i diritti/rm