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Questo raporto intende illustrare il lavoro svolto nella città di Firenze dal progetto “Un camper per i diritti” nei confronti di quella particolare categoria di utenti che è rappresentata dai richiedenti asilo e dai titolari di protezione internazionale (status di
rifugiato, protezione sussidiaria e protezione umanitaria). Si tratta di persone, quindi, che giungono nel nostro Paese in fuga da guerre, persecuzioni o catastrofi naturali e nei confronti delle quali il nostro Paese è tenuto, in base alla normativa nazionale e ai Trattati
internazionali vigenti, a garantire accoglienza e protezione. Il rispetto di tale obbligo è considerato un parametro importante del grado di civiltà di una società.
I titolari di protezione internazionale, tuttavia, si trovano spesso in situazioni di estrema vulnerabilità abitativa e socio-sanitaria. Le principali problematiche sono legate all’insufficienza di servizi e di percorsi di accoglienza, di orientamento e di integrazione..
Tale carenza incide drammaticamente sul benessere psico-fisico dei migranti forzati, che in alcuni casi si trovano a vivere in strada e in altri casi hanno creato negli anni un circuito parallelo e autogestito di accoglienza in edifici abbandonati.
In questi luoghi fisicamente o simbolicamente al margine della città, le persone si trovano spesso esclluse daii serrviizii (sociali, sanitari, legali) a causa dell’isolamento, della difficoltà delle condizioni di vita e dell’esistenza di oggettive criticità amministrative e burocratiche.
Oltre ad illustrare il progetto, in questo breve rapporto presenteremo i dati raccolti sul campo dai nostri operatori, che fotografano la situazione amministrativa e socio-sanitaria delle persone incontrate. Metteremo in risalto, inoltre, le criticità organizzatiive e
burocratiche relative all’accesso alla salute, avanzando infine alcune proposte.

Per leggere il rapporto completo, scarica il formato in pdf