Prime risposte per l’accoglienza dei rifugiati afgani della stazione Ostiense | Medici per i Diritti Umani

Prime risposte per l’accoglienza dei rifugiati afgani della stazione Ostiense

Nella giornata di ieri, 5 novembre, una delegazione di rifugiati afgani, di comitati solidali e di associazioni tra cui Medici per i Diritti Umani (MEDU) è stata ricevuta in Campidoglio dall’assessore alle politiche sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso. Era presente all’incontro anche l’assessore Beccari dell’XI Municipio.
L’incontro era stato richiesto con urgenza dalla rete di associazioni solidali per sollecitare un’accoglienza dignitosa e sostenibile per i circa 150 rifugiati afgani che vivono in drammatiche condizioni alloggiative ed igienico-sanitarie presso la stazione Ostiense. L’incontro è stato inoltre sollecitato per evitare che lo sgombero della “Buca” – l’insediamento precario più grande presente nella zona – avvenga in mancanza di soluzioni adeguate per i suoi occupanti. Le inaccettabili condizioni in cui sono costretti a vivere – nel pieno centro di Roma – persone vulnerabili che fuggono dalla guerra e da una violenza estrema sono ben note da tempo e si protraggono ormai da anni senza che siano state individuate adeguate soluzioni strutturali.
L’assessore Belviso ha manifestato la sua piena disponibilità ad affrontare il problema in maniera organica e si è impegnata ad assicurare nell’immediato 55 posti per i profughi afgani nei centri di accoglienza cittadini per i rifugiati ed i richiedenti asilo. Per far fronte alla situazione emergenziale l’assessore ha inoltre garantito l’accoglienza di tutti gli altri profughi afgani nei centri allestiti nell’ambito dell’emergenza freddo a partire del primo dicembre. L’assessore ha inoltre assicurato il suo impegno affinché venga attivato , nei prossimi mesi, un centro di orientamento e prima accoglienza nei pressi della stazione Ostiense che permetta di fornire una risposta più strutturale al complesso problema dell’accoglienza dei rifugiati afgani. Tale proposta era stata formulata da tempo da MEDU così come da molte altre associazioni che lavorano su tema e dallo stesso XI Municipio.
In attesa che tutti i rifugiati ottengano un sistemazione nei centri di accoglienza, MEDU proseguirà il presidio di prima assistenza medica e di orientamento socio-sanitario presso l’insediamento della “Buca”. MEDU rivolge inoltre un appello affinché nel frattempo non si proceda a nuovi sgomberi, affinché nella capitale d’Italia il diritto d’asilo non si perda – in senso letterale e metaforico – nella “Buca” dell’esclusione e dell’intolleranza.

Tipo di documento: Comunicati stampa