MADE IN PONTE GALERIA. | Medici per i Diritti Umani

MADE IN PONTE GALERIA.

Le donne cinesi trattenute difendono la propria dignità e si auto organizzano producendo borse con lenzuola e forchette di plastica.

Uno degli aspetti più frustranti all’interno dei CIE è la scarsità di spazi e di attività ricreative. Durante la maggior parte della giornata i migranti si trovano così ristretti in una struttura detentiva, condannati all’inattività coatta che accresce il senso di inquietudine, l’ansia, la depressione ma anche l’aggressività. Tale situazione si è ulteriormente aggravata con il prolungamento dei tempi di trattenimento a 18 mesi.
A questo proposito è emblematica l’esperienza delle donne cinesi trattenute nel CIE di Ponte Galeria a Roma, seconda nazionalità presente dopo le nigeriane, che combattono l’alienazione con ago e filo. Lo raccontano le suore dell’USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia), che una volta a settimana visitano il CIE per portare assistenza e conforto alle trattenute. Per motivi di sicurezza nel CIE di Ponte Galeria perfino i fogli e le penne sono proibiti (si veda il Rapporto 2012 di MEDU sul CIE di Ponte Galeria ).
Le donne cinesi chiedono di poter lavorare o semplicemente di potersi dedicare ad una qualsiasi attività.
L’attesa, svuotata di ogni significato e azione umanizzante, diventa insopportabile, così provano a riempirla con quello che hanno a disposizione: lenzuola, forchette di plastica e indumenti intimi.
Le vecchie lenzuola usa e getta tagliate a strisce sottili vengono intrecciate con “uncinetti” ricavati dalle forchette di plastica i cui denti servono da aghi per cucire le fodere ottenute dagli slip. Queste borse ne sono il risultato.

Ufficio stampa MEDU – 3343929765 / 0697844892

Medici per i Diritti Umani onlus è una organizzazione umanitaria e di solidarietà internazionale, senza fini di lucro, indipendente da affiliazioni politiche, sindacali, religiose ed etniche. Questo rapporto rientra nell’ambito del programma “Osservatorio sull’assistenza socio-sanitaria per la popolazione migrante nei CPTA/CIE” avviato dall’associazione nel 2004. MEDU aderisce alla campagna LasciateCIEntrare.

Tipo di documento: Comunicati stampa