La dignità cresce. Dalla tendopoli della stazione Ostiense l’esperienza della società civile con i profughi. | Medici per i Diritti Umani

La dignità cresce. Dalla tendopoli della stazione Ostiense l’esperienza della società civile con i profughi.

Incontro di impegno civile il 20 giugno 2011
tra testimonianza, cultura e musica

In un periodo in cui a Roma si inaugurano sul Tevere nuovi e moderni ponti, Medici per i Diritti Umani (MEDU) e A Buon Diritto propongono la realizzazione di un ponte di civiltà presso la stazione Ostiense, di un centro che garantisca accoglienza e dignità ai profughi che fuggono da guerre e persecuzioni e per i quali la capitale rappresenta il “porto di secondo sbarco” in Italia. In particolare, l’area della stazione Ostiense è da anni punto di arrivo o di transito di tanti profughi, provenienti per lo più dall’Afghanistan, costretti a vivere sulla strada in condizioni inaccettabili, spesso senza avere accesso ad alcuna protezione o a seppur minimi standard di accoglienza. Tra di essi un numero rilevante di titolari di protezione internazionale e di minori.
Nel corso degli anni le risposte che sono arrivate dalle istituzioni non hanno mai superato la logica fallimentare della gestione della pura emergenza senza che venissero individuate soluzioni di tutela, accoglienza ed integrazione strutturali e sostenibili. Da circa due mesi , in un’area limitrofa alla stazione, esiste una tendopoli che ospita oltre cento profughi, e il cui funzionamento è affidato in gran parte al senso di responsabilità e alla capacità di autogestione degli ospiti stessi. All’interno di quest’area MEDU, insieme ad altre organizzazioni della società civile, a volontari e singoli cittadini cerca di portare solidarietà, assistenza socio-sanitaria e un minimo di accoglienza.
Dall’esperienza di questa tendopoli, necessariamente precaria e provvisoria, ma che ha dimostrato la sua fattibilità anche con risorse limitate, è possibile passare alla realizzazione di un vero e proprio centro di protezione e di tutela nella stessa area: un ponte per l’accoglienza a Roma.
A pochi passi dalla tendopoli si trovano, del resto, le strutture abbandonate dell’ex air terminal, tra cui appunto un grande ponte coperto che fa da sovrappasso ai binari. Perché non riconvertire una struttura, simbolo di spreco e abbandono, in un esempio virtuoso di accoglienza per i profughi? In questo senso MEDU e A Buon Diritto, nell’invitare i cittadini di Roma a partecipare il 20 giugno all’incontro di testimonianza, cultura e musica in solidarietà con i profughi dell’Afghanistan e di tutti i paesi, chiedono alle istituzioni competenti un’assunzione di responsabilità chiara e risorse adeguate affinché vengano garantiti i diritti fondamentali dei migranti forzati. Partendo dall’esperienza della tendopoli, Un Ponte per l’accoglienza si pone come strumento concreto per assicurare protezione e standard di accoglienza dignitosi a tutti i profughi che raggiungono il “Porto dell’Ostiense”, siano essi giunti a Roma per restare in Italia o siano essi in transito verso altri paesi europei.
Al di là, infatti, della destinazione finale, è necessario garantire le tutele fondamentali a una popolazione vulnerabile accomunata da uno stesso destino: la fuga dal proprio paese a causa della guerra, della violenza e delle persecuzioni. Al di là quindi del ritardo culturale del nostro paese nell’affrontare la questione rifugiati, delle gravi insufficienze strutturali del sistema di accoglienza ed integrazione per i migranti forzati in Italia, della comprovata inefficacia e iniquità di alcune norme europee sui rifugiati come il Regolamento Dublino 2, Un Ponte per l’accoglienza si pone come proposta nata dal territorio e dalla società civile per contribuire, nei fatti, alla soluzione di un annoso problema di civiltà e accoglienza che affligge la città di Roma.

“Si immagini ora un uomo a cui, insieme con le persone amate, vengano tolti la sua casa, le sue abitudini, i suoi abiti, tutto infine….”
Primo Levi

20 Giugno dalle 18.30 Piazzale 14 Ottobre 1492

Tra gli Artisti presenti:

Paolo Rossi, Tetes de Bois, Acustimantico, Francesco Di Giacomo, Giusi Zaccagnini, Valerio Vigliar, Gretadieu, Criansa, Bucho, Luna Whibbe, Hamir, Tiziano Turci, Kapitan Mikonos e altri.

Aderiscono:

Action Diritti in Movimento, Arci Immigrazione, Associazione Socio Culturale Ararat, Associazione Europa Levante, Associazione Somebody, Brigata Garbatella PROCIV-ARCI, Campagna Welcome, Casa dei Diritti Sociali, Comunità di Base San Paolo, ESC – Infomigrante, Forum immigrazione del PD, Circolo PD Esquilino, Fanfulla, Luoghi Comuni Garbatella, Monteverde antirazzista, Primavera Romana, Popica, La Sosta, Senza Confine, Strike-Yo Migro.

Invitiamo tutte le associazioni ad aderire all’iniziativa inviando una mail a info@mediciperidirittiumani.org

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Ufficio stampa – 3293470083 / 0697844892
Info: comunicazione@mediciperidirittiumani.org

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Medici per i diritti umani, organizzazione umanitaria e di solidarietà internazionale, ha fornito dal 2004 assistenza e orientamento socio-sanitario a oltre 7000 persone senza dimora di Roma nell’ambito del progetto Un Camper per i Diritti.

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Tipo di documento: Comunicati stampa