Accordo UE-Turchia. ma per l’Europa valgono ancora i diritti dei rifugiati ? | Medici per i Diritti Umani

Accordo UE-Turchia. ma per l’Europa valgono ancora i diritti dei rifugiati ?

lettera

Secondo l’accordo appena siglato tra Unione Europea e Turchia , i migranti che arriveranno in Grecia dopo la mezzanotte di Sabato 19 marzo saranno rimandati in Turchia se la loro domanda d’asilo verrà respinta. In cambio, i paesi dell’UE – esclusa la Gran Bretagna – dovrebbero accogliere decine di migliaia di profughi siriani direttamente dalla Turchia, che si trova a gestire quasi tre milioni di profughi siriani.

Si tratta in estrema sintesi di un’ambiziosa (disperata?) scommessa che concretamente rischia di andare incontro a due pericolose derive: il fallimento operativo oppure il naufragio dei diritti umani oppure entrambi.

In un contesto in cui sembra drammaticamente mancare una lucida visione strategica , i leader della UE hanno accettato le richieste finanziarie e politiche della Turchia – ma l’accordo è dal punto di vista legale, morale e pratico così contraddittorio che la sua formulazione pubblica è risultata volutamente opaca in molti, troppi punti.

Per cominciare, per essere in grado di rimandare migliaia di migranti in Turchia, la Grecia deve cambiare le sue leggi in materia di asilo e riconoscere la Turchia come un cosiddetto “paese sicuro”. Per cominciare ad esserlo davvero, la Turchia dovrebbe cambiare le sue leggi e rispettare pienamente la Convenzione di Ginevra sui rifugiati, cosa che questo paese si rifiuta di fare.

Attualmente, la Turchia, incredibile solo a dirsi, riconosce solo rifugiati europei. I Siriani godono di uno “status speciale”solo in conseguenza della brutale guerra civile che colpisce quel paese, ma i richiedenti asilo iracheni e afghani – che sono circa il 40% di migranti che arrivano in barca in Grecia – non sono riconosciuti come potenziali rifugiati dalla Turchia.Che cosa sarà di loro in virtù di questo accordo ?

Cosa accadrà a tutti quei migranti – donne, bambini e anziani compresi- che hanno rischiato la vita per raggiungere la Grecia ? Verranno impacchettati e rispediti in Turchia ?

E’ giusto che l’Europa stringa accordi in cui il rispetto dei diritti umani è fondamentale con un paese come la Turchia che soffre oggettivamente di una preoccupante deriva autocratica e antidemocratica ?

Non c’è il rischio che un’ulteriore effetto collaterale di questo accordo sarà quello di fare ancora più morti spingendo gli inarrestabili flussi migratori verso rotte ancora più pericolose, giusto per citare quelle che riguardano l’Italia la rotta Adriatica attraverso l’Albania e quella del Canale di Sicilia attraverso la Libia ?

Ma forse le domande più importanti da porsi sono di ordine generale. L’Europa ritiene ancora vigente la Convenzione di Ginevra sui rifugiati ? O forse l’accordo di ieri è un’ulteriore decisivo passo verso la riduzione dei diritti dei rifugiati a un mero simulacro del passato ?

Tipo di documento: Comunicati stampa